La Chiesa dedicata a San Nicola di Bari, fu ricostruita sulle ceneri del vecchio edificio presente nella zona prescelta per la costruzione del collegio. E' frutto anche del patto tra l'allora Vescovo di Acireale e l'Ordine dei Padri Domenicani, il quale diede parte del terreno a condizione che la Chiesa non venisse demolita. I Padri Domenicani trasgredirono il patto demolendo la vecchia Chiesa per ricostruirla al centro del nuovo edificio. Della vecchia Chiesa conservarono il portale in pietra lavica che ancora oggi fa mostra di se all'ingresso.
"La chiesa è il centro nevralgico dell'architettura della casa. Essa possiede anche il gioello più insigne: la pala del Conca (Gaeta 1680 - Napoli 1764) raffgurante la Madonna del Rosario e Santi". La Pala proviene da una Chiesa di Catania così come "l'altare barocco ad intarsio in stile comasco".
Da notare anche la porticina della custodia eucaristica "opera del domenicano Leonardo Gristina: smalti su argento". Essa "raffigura la Crocefissione con ai lati (da sinistra a destra) S. Pietro Martire, con palma e coltello fendente sul capo, S. Martino de Porres 8santo peruviano di Lima, frate cooperatore), S. Caterina da Siena, S. Domenico di Guzman, la Madonna (in primo piano) e S. Tommaso d'Acquino con la summa teologica.
Nella Chiesa sono presenti, inoltre, ai lati ampie vetrate dedicate alle famiglie che conribuirono con i loro conributi alla costruzione della casa.
La Chiesa ha ospitato negli anni numerosi matrimoni.